Salehi Consulting nasce come azienda specializzata nella fornitura
di servizi ad alto valore aggiunto, grazie al supporto di un gruppo sinergico di professionisti
che insieme risolvono le svariate esigenze che si presentano nella conduzione di un’azienda.
...con un preciso obiettivo: massimizzare i vostri profitti ottimizzando e riducendo al minimo
i costi.
La Chiave del Vostro Successo.
Salehi Consulting |
 |
Consulenza Aziendale |
 |
La “Consulenza Aziendale” si occupa di gestione dei processi produttivi,
analisi economiche e finanziarie, costruzione di budget e di business plan.
Un sistema di “Project Management”, il “Customer Relationship Management”,
un software “Erp” o l’“eBusiness” sono tutti
progetti di organizzazione aziendale che coinvolgono trasversalmente tutta l’impresa.
Installare ed avviare un sistema “Erp” supera il semplice intervento sistemistico
e deve essere inserito in un contesto di nuove procedure interne, con il ridisegno di
tutti i flussi informativi, studio dei parametri e degli indicatori,
e bonifica delle situazioni pregresse.
Avviare un “Crm” o un sistema di “Project Management” in imprese già
operative, il più delle volte, significa creare una nuova organizzazione partendo da zero.
Tali progetti devono e possono essere affrontati soltanto con partner che abbiano una alta esperienza
nella consulenza aziendale.
La consulenza aziendale è un aspetto fondamentale di ogni progetto
d’organizzazione aziendale. |
 |
|
|
 |
Avvio di un Customer Relationship Management |
 |
Avviare un Sistema di “Customer Relationship Management” significa
ricreare da zero l’organizzazione interna dell’azienda
stravolgendo quella già presente.
Il management aziendale deve disporre di dati che vadano oltre
tutti gli aspetti tecnici della piattaforma o del software “Crm” utilizzato.
Le valutazioni devono considerare gli impatti sui dipendenti e le necessità di modifica dei flussi
di documenti e di controllo.
Occorre studiare nuovi indicatori di performance operativa e relativi modi e prospetti di controllo.
Nei costi d’esercizio dell’impianto vanno considerate, oltre alle licenze e alla manutenzione,
le attività di assistenza sistemistica programmata, le implementazioni periodiche,
le modifiche correttive e gli aggiornamenti del software. |
 |
Creazione di Reparti di Sviluppo |
 |
La creazione di un reparto di sviluppo, la riorganizzazione di un ufficio
già esistente, l’ottimizzazione dei processi e la scrittura di procedure
per il “Sistema Qualità”, sono attività molto delicate
che comportano conoscenze tecniche assieme alla esperienza necessaria nella conduzione di reparti.
Le principali operazioni necessarie per la creazione di reparti di sviluppo sono:
- disegno dell’organigramma del reparto;
- studio dei flussi interni e delle funzioni aziendali;
- preparazione dei profili del personale ed assunzioni;
- scrittura delle procedure di “Qualità”;
- progettazione degli archivi e dei sistemi di comunicazione;
- organizzazione degli eventi interni di presentazione.
|
 |
Creazione di Centri di Assistenza |
 |
Il centro di assistenza o helpdesk, sia verso i clienti che diretto all’interno
è una funzione molto delicata nell’impianto organizzativo aziendale
sia per la sua visibilità che per la sua difficile conduzione.
La necessità di contenerne i costi implica la creazione di una struttura efficiente
che soddisfi le seguenti caratteristiche:
- capacità di rendere patrimonio le proprie esperienze;
- essere poco influenzato dall’alto turnover;
- rigore nella definizione di competenze e servizi erogati;
- rilevare la “customer satisfaction” in modo oggettivo.
Per organizzare un centro assistenza clienti, il ruolo di una società
di consulenza aziendale è fondamentale. |
 |
Creazione di una Direzione Progetti |
 |
Un sistema di “Project Management” non esiste senza la presenza
di una “Direzione Progetti” e la relativa “Segreteria Progetti”.
La creazione di una tale struttura è un progetto che condiziona tutta l’impresa
e si articola in ulteriori necessità di riorganizzazione, formazione e comunicazione.
Passare ad una gestione per processi/progetti molte volte significa stravolgere
il modo attuale di lavorare dell’azienda.
Gli impatti devono essere valutati in tutti i loro aspetti
con una attenta stima dei costi e dei temi.
Particolarmente delicata sarà anche la comunicazione interna ed esterna
ed il coinvolgimento di tutto il personale.
Per la creazione di una direzione progetti sono preisti i seguenti servizi:
- analisi preliminare e studio dei costi e dei benefici;
- compilazione di un piano operativo;
- studio e realizzazione dei nuovi flussi e degli archivi;
- implementazione di sistemi per la comunicazione;
- disegno dei profili, ricerca e valutazione del personale;
- realizzazione dei cruscotti direzionali di controllo;
- direzione temporanea dei reparti;
- consulenza in tutte le fasi di una riorganizzazione;
- “Project Management” per tutta l’operazione.
|
 |
Analisi, Calcolo e Controllo dei Costi Aziendali |
 |
Nell’ambito della Finanza e Controllo le attività
relative all’analisi e al controllo dei costi aziendali sono:
- ricerca delle fonti e valutazione degli investimenti;
- impostazione del budget e della contabilità analitica;
- preparazione e stesura di bilanci e relativa analisi;
- indici e margini, pianificazione finanziaria e progetti di finanziamento;
- calcolo e controllo dei costi di prodotto o di commessa, standard e consuntivi;
- analisi dei costi e dei benefici.
In particolare per quanto riguarda:
- analisi e contabilità dei costi per fini decisionali;
- controllo dei profitti e delle perdite;
- contabilità generale e di commessa;
- progettazione e gestione di un sistema di contabilità analitica;
- impostazione del controllo sui preventivi/consultivi;
- elaborazione e metodologie del budget di esercizio;
- analisi degli scostamenti e sistema di reporting;
- determinazione dei valori minimi dei prezzi di vendita;
- determinazione del punto di rottura;
- organizzazione e controllo impresa;
- piano di vendita e relativo controllo;
- controllo della redditività del prodotto.
Tutti questi servizi permettono di ridurre sensibilmente i costi di finanziamento
e quelli del personale, migliorando la gestione dei flussi finanziari,
con un sensibile risparmio degli oneri finanziari pagati agli istituti di credito, riducendo,
in questo modo, il peso delle insolvenze, apportando benefici fiscali. |
 |
Basilea 2 |
 |
All’inizio dell’anno 2007 è stato introdotto il nuovo Accordo di Basilea 2
che stabilisce le nuove regole di comportamento per le banche con lo scopo di aumentare la
stabilità del sistema bancario internazionale.
Questo regolamento prevede che le banche non accantonino più la stessa percentuale di capitale
a fronte di un’operazione di affidamento, pari oggi all’8%, ma sarà calcolato con
metodi più sofisticati che valutano il grado di rischio di ogni singola posizione comportando,
per la banca, un accantonamento specifico dettato anche dall’analisi della capacità
di rimborso dell’eventuale insolvenza.
A ciascuna impresa sarà assegnato dalla banca un “Rating” che stabilisce la
capacità dell’impresa di ottenere credito dalla banca e determina il prezzo al quale
l’istituto di credito potrà concedere l’affidamento richiesto.
Dovendo le banche coprire il rischio attraverso l’accantonamento di mezzi propri,
chiederanno alle imprese una maggiore presenza di capitale proprio ed una migliore gestione
dell’indebitamento finanziario.
L’imprenditore dovrà orientare la propria gestione aziendale a migliorare i seguenti
aspetti:
a. struttura patrimoniale equilibrata - il corretto utilizzo delle fonti di finanziamento rispetto alla
tipologia dei fabbisogni finanziari aziendali;
b. situazione finanziari equilibrata - equo rapporto tra l’indebitamento bancario ed il capitale
proprio che è fondamentale per la riduzione del rischio in quanto svolge la funzione di coprire le
perdite aziendali in situazioni di difficoltà dando maggiori garanzie di resistenza
dell’impresa nei periodi negativi;
c. equilibrio economico-aziendale - permette all’azienda un’adeguata e redditività
e capacità di rimborso dei finanziamenti in essere.
Tutto questo comporta per il piccolo e medio imprenditore italiano la necessità di fare
un’autodiagnosi della propria Azienda al fine di conoscere il proprio “stato di
salute” (a quale classe di rating appartiene e perché?) e quali sono le opzioni strategiche
da attuare per migliorare nel tempo gli equilibri economico/finanziario e patrimoniale per ridurre
il rischio e, di conseguenza, migliorare il proprio rating.
Il sistema bancario ha già avviato politiche di erogazione del credito basate su sistemi di
valutazione automatizzate in linea con tali direttive. L’introduzione dell’accordo di
Basilea 2 avrà nel rapporto banca-impresa i seguenti effetti per le imprese:
• necessità di aumentare l’attività di autodiagnosi per capire qual è la
situazione dell’impresa e come migliorarla prima di chiedere fonti di finanziamento al mercato
ed agli intermediari;
• necessità di fornire maggiori informazioni alle banche, che devono valutare il merito
creditizio dell’impresa (la mancanza di informazioni crea incertezza che fa aumentare il rischio
e quindi il costo dei finanziamenti);
• maggiore efficienza operativa e finanziaria, indispensabile per incrementare la
redditività degli investimenti;
• maggiore capacità di incrementare le fonti di capitale proprio in relazione ad aumenti dei
volumi di fatturato.
Le imprese, soprattutto quelle piccole e medie, devono sviluppare la funzione finanziaria al loro interno,
quantificando i fabbisogni di capitale e reperendo le fonti di finanziamento più adeguate
e al costo più limitato, programmando gli aspetti economici, patrimoniali e finanziari
dell’impresa al fine di valutare non solo la gestione storica, ma anche quella prospettica
che dovrà essere la sintesi tra gli obiettivi che l’imprenditore si pone e la
capacità dell’impresa di raggiungerli. |
 |
Formazione |
 |
Formazione Aziendale su temi come la Finanza Aziendale, Basilea 2, l’analisi
ed il controllo dei costi aziendali, ecc. |
 |
Cerificazioni di Qualità e Sicurezza |
 |
Scopo di ogni intervento di consulenza sulla Qualità, la Sicurezza
e sulle altre certificazioni, è la costruzione ed applicazione effettiva di un
sistema di gestione.
Obbligatori:
• D.L. 155/97 (Sistema HACCP) - Sistema di gestione di autocontrollo degli alimenti.
Obbligatorio per le aziende coinvolte ad ogni livello nella catena alimentare
(anche i produttori di imballo e i trasportatori).
• D.LGS. 626/94 e succ. - Sicurezza e salute dei lavoratori.
Obbligatorio per le aziende con lavoratori dipendenti.
• D.LGS 538/92 - Norme di corretta distribuzione di farmaci per uso umano per il commercio
all’ingrosso (per aziende farmaceutiche e grossisti di farmaci).
• D.LGS 119/92 - Norme per il commercio all’ingrosso di medicinali ad uso veterinario.
Altre Certificazioni:
• UNI EN ISO 9000:2000 (Vision 2000) - Standard internazionale di Qualità nelle aziende
e non solo.
• UNI EN ISO 14001:2000 - Norma di gestione ambientale che permette all’azienda
di controllare, secondo procedure, l’impatto delle sue attività/prodotti/servizi
sull’ambiente.
• EMAS - Sistema comunitario di gestione dell’impatto ambientale.
• OHSAS 18001:1999 - Salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.
• CERTIFICAZIONE ETICA SA 8000 - Responsabilità sociale di un’azienda in termini di
diritti umani e sociali.
• CERTIFICAZIONE DI RINTRACCIABILITA’ E DI FILIERA UNI EN ISO 10939.
• CERTIFICAZIONE DI PRODOTTO.
Qualità:
Guida di applicazione ISO 9001:2000 - Edizione Dicembre 2003 (Fonte: Sincert):
criteri per la valutazione di conformità alla norma ISO 9001:2000 "Sistemi di gestione
per la Qualità"
Sicurezza:
D.P.R. 303 - Norme generali per l’igiene del lavoro.
Procedure di sicurezza per postazione videoterminale. |
 |
Consulenza Privacy |
 |
Il 30 giugno 2003 è stato promulgato il decreto legislativo n. 196,
denominato "Codice in materia di protezione dei dati personali".
Il D.L. 196/03, riunisce, in unico contesto, la legge 675/96 sulla protezione dei dati personali
e tutti gli altri decreti legislativi, regolamenti e codici deontologici che si sono succeduti
negli ultimi tempi e recepisce la direttiva UE 2000/58 sulla riservatezza nelle
comunicazioni elettroniche.
In base al D.L. 196/03, tutte le aziende private e pubbliche sono tenute ad adottare
le misure di sicurezza necessarie ad assicurare la protezione dei dati personali in loro possesso
(es. anagrafiche clienti, fornitori, dipendenti, ecc.), al fine di ridurre al minimo il rischio
per i suddetti dati, di:
- distruzione o perdita, anche accidentale;
- accesso non autorizzato;
- trattamento non consentito o non conforme alla raccolta.
È necessario:
- definire le procedure e la struttura necessaria all’applicazione delle Misure Minime di Sicurezza
(di cui all’Allegato B del disposto dell’art.31 del D.L.196);
- generare la documentazione richiesta dal Legislatore.
Privacy: Codice in materia di protezione dei dati personali.
Decreto Legislativo 30 giugno 2003, n. 196
(Fonte: GarantePrivacy.it) - PDF |
 |
|